Immagini e testo : Flavio Nobile
In diecimila i fan il 1° maggio 2024, presso la base del 2° Stormo a Rivolto (UD), che ospita il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare. Noto ai più come la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale, ovvero le Frecce Tricolori. Lo spettacolo del popolo tricolore dei Club è sotto gli occhi anche del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Gen. di Squadra Aerea Luca Goretti e del Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Anche le condizioni meteo ,che non erano state annunciate tra le migliori, hanno risparmiato l’area interessata per lo svolgimento del cosiddetto Programma di volo alto, quello completo e di maggior impatto per tutti gli osservatori. Una giusta ricompensa, soprattutto per coloro partiti da lontano per questo appuntamento.
L’ultimo addestramento in base prima dell’apertura della nuova stagione è un evento storico per gli iscritti ai Club Frecce Tricolori, ai quali l’invito è riservato. Varcati i cancelli si respira un clima unico, che unisce sotto un’ immensa passione una moltitudine di persone delle più svariate età. Perché la Pattuglia è patrimonio di tutti gli Italiani. Alle 11 prende il via ufficialmente l’evento, con l’accensione di prova dei fumi colorati dei dieci velivoli MB-339A, schierati sul lato nord della pista. Un momento magico, dove l’emozione sale e ci si sente un corpo unico con i piloti, in una ideale fusione che accompagnerà tutti con il naso all’insù e col cuore e gli occhi proiettati al cielo.
Il sibilo dei motori è musica per i presenti. Le due sezioni della Pattuglia partono una dietro l’ altra, accompagnate da un applauso spontaneo sulle note del nostro Inno Nazionale.
Sull’ultima nota, conclusa la manovra del looping d’ingresso, precisi come sempre, i dieci velivoli salgono all’unisono, in verticale, colorando il cielo di verde, di bianco e di rosso con i fumi delle scie.
E’ l’unico momento in cui si trovano a volare tutti insieme.
L’esibizione prosegue con la manovra del Cardioide e la successiva separazione del solista con le due sezioni, una da quattro e l’altra da cinque velivoli, che di lì a pochi secondi faranno scattare centinaia di macchine fotografiche nel momento in cui daranno luogo al primo incrocio,
L’armonia e la precisione del volo a vista è un qualcosa che quasi si tocca con mano in queste occasioni. Il pubblico è attento e preparato; segue con molta attenzione lo sviluppo, le geometrie e le tempistiche che si susseguono nella realizzazione delle figure acrobatiche. Non c’è un momento di vuoto. Quando la formazione si allontana, il solista riempie sempre la scena con le sue evoluzioni, catturando l’ammirazione di adulti e bambini. La formazione nel suo collettivo è un vero spettacolo da ammirare, sintesi di professionalità, spirito di squadra e capacità individuali che la rendono da sempre la migliore al mondo. Questi ragazzi, oltre a rappresentare l’Eccellenza dell’Aeronautica Militare Italiana in ogni dove, sono la continuità di una lunga, fantastica storia sempre espressa ai massimi livelli. E chi li sta osservando lo comprende , come pure intuisce le difficoltà che comporta il volo a distanze così ravvicinate tra i jet e con un numero cosi elevato di velivoli. Sembra a volte impossibile che ciò avvenga. Ma la bravura rende reale tutto ciò. Ed intanto la Pattuglia regala ai suoi spettatori la figura del Cuore.
Le complessità di manovra si apprezzano anche nelle manovre più lente, che in realtà nascondono un certo coefficiente di difficoltà, come nel caso del tonneau lento in formazione. Manovra tutt’ altro che scontata quella di controllare in modo coordinato gli aerei in questa lenta rotazione sul proprio asse. “Esterni viaaa! Rombo viaaa! Tonneau!” .Sono i comandi che vengono impartiti ai piloti dal Capo formazione per la figura che segue al passaggio del solista. Gli altoparlanti danno la possibilità di condividere in diretta audio con il pilota del Pony 1 questo delicato momento, in cui si assiste ad una doppia rotazione dei velivoli estremi che si allontanano ad una quota superiore rispetto al resto della formazione,culminando con le rotazioni sull’asse longitudinale dei velivoli stessi. Il tutto tracciato dai fumi colorati. Una figura di alta spettacolarità e tecnica.
Neanche il tempo di dirlo che i nove piloti si separano nuovamente in due sezioni e vanno di nuovo su, lasciando la scena al solista proveniente da sinistra.
E poi un nuovo , spettacolare incrocio basso,sottolineato dai fumi colorati nell’area del centro manifestazione.
Subito dopo Il solista sembra comparire dal nulla, compiendo una traiettoria circolare bassa difronte al pubblico, che prende il nome di Schneider. Le sollecitazioni a cui è sottoposto sono notevoli a causa della forze in gioco. Il suo peso corporeo percepito può arrivare a sfiorare nove volte quello a riposo, con tutto ciò che comporta a livello fisico: uno stress non indifferente.
Ma non c’e tempo per riflettere. Il solista esce in volo rovescio, punta in alto e cede il “palco” alla formazione.
Dopo un tonneau che coinvolge due dei nove velivoli ecco che prende forma un nuovo assetto geometrico che dà luogo alla figura del Calice, che si esaurirà in un giro completo a forma di cappio, ovvero un looping.
Mentre tutti immaginiamo di essere piloti grazie a loro, di nuovo il solista entra da destra ed esegue un tonneau molto lento, davanti al pubblico, mantenendo costante quota, direzione e velocità.
Di nuovo a sinistra, la formazione si dirige in alto. Sembra non voler essere da meno e si coordina per un tonneau lento, assumendo una figura che ricorda un cigno in volo. Moltiplichiamo la bravura del solista per tutti e nove i piloti.
Ed ecco comparire il solista che compie una nuova Schneider e si dirige verso la formazione principale che nel frattempo è già alta, a forma di piramide capovolta e con i fumi colorati attivati.
Dopo pochi istanti gli aerei invertono la rotta e si separano in due sezioni, allontanandosi in direzioni opposte, scendendo verso l’orizzonte. Dal basso il solista risale in quota e traccia con i fumi bianchi la traiettoria verticale a metà dalle due scie a forma di V che hanno lasciato i suoi colleghi: si completa così anche la figura dell’Arizzona.
Non c’è respiro perché le due sezioni sono già in posizione per regalarci un altro fantastico incrocio a bassa quota.
Ma il solista non ci stà . Compare da destra,tirando a sé la cloche, così da far impennare il suo MB-339A fino a quando, fermando il motore, la forza di gravità frena l’aereo in verticale. Un altro momento clou che tutti attendono per il carico di emozione che restituisce. Come fosse una foglia rimasta sospesa in quel blu, ecco che la forza di gravità richiama in accelerazione verso il basso il velivolo. Il solista la asseconda, governandolo, affinché ricada in verticale nella sua stessa scia che ha tracciato con i fumi bianchi: stiamo assistendo alla Scampanata.
Per tutta la manovra i diecimila presenti rimangono ammutoliti per poi scaricare l’adrenalina in un applauso corale. Campo libero per la figura successiva. Sull’orizzonte medio compare nuovamente la formazione compatta;procede in asse verso l’osservatore. Il Capo formazione dà l’ordine e gli aerei si separano in nove direzioni diverse, a raggera verso l’alto, con i fumi colorati che si diramano al loro seguito.
La figura della Scintilla è stata completata. Un nome scelto dalla Pattuglia Acrobatica tra quelli proposti dagli appassionati stessi,che risulta essere la più nuova e tra le più apprezzate durante gli Airshow. Di nuovo arriva il solista che riporta su il suo jet numero 10 per compiere in quota una manovra complicatissima che vede il suo aereo rallentare fino a rimanere nuovamente sospeso sopra i suoi fumi bianchi,iniziando a ruotare vorticosamente mentre sembra cadere inesorabilmente. Ma è tutto sotto controllo nelle mani del solista. L’aereo punta in basso e accelera regalandoci lo spettacolo di alcuni avvitamenti sul suo asse prima di dileguarsi. Abbiamo appena assistito alla manovra del Lomcovac. Fantastica.
Non ci si può distrarre. Ecco che da destra la formazione ha gia acceso i fumi colorati. Dopo un tonneau degli esterni si sale su,cambiando configurazione. Dopo,aver disattivato i fumi i nove prendono la forma di un Piramidone.
Salgono, alti per attendere il solista che si inserirà in verticale una volta che i suoi colleghi , raggiunta la quota stabilita , punteranno verso il basso,aprendosi in tutte le direzioni: stiamo vivendo la suggestiva figura della apertura a bomba, quasi sopra le nostre teste. Non ci sono aggettivi per descrivere cosa si provi. Forse la stessa cosa che i piloti avvertono lassù? Chissà…
Ma dove sono ora? Provengono da 9 direzioni diverse e sembrano puntare uno contro l’altro per dare luogo ad un incrocio spettacolare a quote basse e diverse, al centro della linea di manifestazione , detta display line.
Wow! E’ l’espressione che riecheggia tra i diecimila presenti. E nulla rende più l’idea, che sottolinea l’alta spettacolarità a cui abbiamo assistito. Intanto il solista ricompare davanti al pubblico,dando il tempo ai velivoli di ricongiungersi e ripresentarsi a bassa quota e a bassa velocità, mostrandoci compatti le pance degli aerei. Il tutto a una distanza di meno di due metri ala da ala. Semplicemente bravissimi.
Guardando davanti , un pò a sinistra, arriva il momento del pezzo forte del solista, il quale, a una quota ridottissima,punta diagonalmente verso il pubblico, esibendosi in un volo apparentemente fuori controllo. Invece il Pony 10 dimostra le abilità del pilota nel saper governare l’aereo nel suo movimento sinusoidale e ondulatorio allo stesso tempo, con l’aereo che si muove su tre assi. E’ il cosiddetto Volo Folle.
Esce di scena a destra e da dove era provenuto, bassa sull’orizzonte compare la formazione principale schierata a V. Attende di incrociarsi con il solista e subito dopo accendere i fumi colorati per distendere, in una lunghissima virata nel cielo di Rivolto, il tricolore più lungo del mondo. Si fondono applausi a lacrime di commozione. Solamente chi da anni vive questi momenti può comprendere a fondo.
i fumi si dissolvono lentamente. Le emozioni invece, vissute dai chi ha assistito a tutto ciò, rimarranno incise nel cuore per tutta la vita, avvolte da quel verde, bianco e rosso che grazie al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico – Frecce Tricolori ci rende orgogliosi di essere Italiani.
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