Alla cerimonia di insediamento del presidente le Frecce Tricolori e due corazzieri di Belluno. Durante l’omaggio all’Altare della Patria, a precedere Mattarella sui gradini del Vittoriano, c’era il corazziere Stefano Capraro.di Valentina Voi
BELLUNO. Nonostante l’esperienza, l’emozione è ancora tanta. Sia per chi, dall’altro della sua statura da corazziere, ha vissuto la cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica a pochi passi da Sergio Mattarella sia per chi, a Belluno, ha guardato con orgoglio suo figlio in televisione.
C’erano anche due bellunesi tra i corazzieri che hanno preso parte alla cerimonia di insediamento del dodicesimo presidente della Repubblica Sergio Mattarella che martedì ha giurato sulla Costituzione e ha pronunciato alle Camere unite il suo messaggio alla nazione. Poi l’omaggio all’Altare della Patria dove, a precedere il capo di Stato sui gradini del Vittoriano, c’era il corazziere Stefano Capraro.
Quasi due metri d’altezza, 52 anni, Capraro proviene da Cirvoi dove ancora vive la sua famiglia che martedì lo ha guardato in televisione. «L’emozione si sente sempre» spiega Elio Capraro, padre di Stefano, «tanto più che ero corazziere anche io. Ho avuto modo di partecipare a cerimonie all’Altare della Patria, all’epoca c’era Gronchi. Sono stato a Roma qualche anno, poi sono tornato a Belluno. Ora lì c’è mio figlio che è anche più alto di me. e non mi succede spesso di alzare lo sguardo per guardare qualcuno».
Il maresciallo dei corazzieri ha preceduto il presidente Mattarella lungo i gradini dell’Altare della Patria portando la corona in onore dei caduti, posizionandosi poi sulla sinistra. «È sempre un’esperienza nuova» spiega Stefano, «e sempre diversa». I metri di paragone non mancano: Capraro presta servizio dal 1982 e, da Pertini in poi, ha partecipato alle cerimonie di insediamento di tutti i presidenti della Repubblica.
Un curriculum simile a quello di Giovanni Da Rold, 50 anni tra poco, di Tisoi. Anche lui corazziere, questa volta con il grado di brigadiere, dopo 32 anni di servizio conosce bene l’emozione di partecipare ad un evento come l’insediamento del capo dello Stato. Dopo tanti servizi in divisa ora lavora alla sicurezza del presidente affiancandolo in borghese. Martedì a Roma c’era anche lui, per l’occasione in divisa impiegato nei servizi in moto. «Nostro padre ha assistito a tutta la cerimonia» spiega il fratello Moreno Da Rold, «e fino a qualche tempo fa registravamo tutti gli eventi. Per noi è un orgoglio avere un membro della famiglia impegnato in questo lavoro e nelle occasioni in cui mio fratello ha avuto l’occasione di accompagnare il presidente della Repubblica nel Bellunese, ad esempio in visita al Vajont, i miei genitori hanno potuto vederlo dal vivo mentre svolgeva la sua mansione». Giovanni è l’unico corazziere in famiglia ma non è il più alto. A batterlo è proprio il fratello Moreno.
Non solo corazzieri. Nel cielo di Roma si sono esibite anche le Frecce Tricolori di cui fa parte Mattia Bortoluzzi. Originario di Tambre, 35 anni, è da tempo pilota della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Dallo scorso anno guida il velivolo Pony 6.
La cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica, che non è una novità neppure per Bortoluzzi, è stata seguita anche da Tambre. «È sempre emozionante vedere le Frecce Tricolori» commenta il padre di Mattia, Sandro Bortoluzzi.
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Fonte: Corriere delle Alpi