Pony 7 tra le Frecce: per il capitano Mattia primo volo in pattuglia
Il 1 maggio è stato schierato come terzo gregario sinistro Alla presentazione boato e applausi dei «tifosi» alpagoti.
di Gigi Sosso
TAMBRE. Battesimo dell’aria per Pony 7. Debutto ufficiale per il capitano Mattia Bortoluzzi con le Frecce Tricolori. E cinque pullman di alpagoti a soffiargli sulle ali: il primo maggio, all’aeroporto «Mario Visintini» di Rivolto, sono arrivati in 213, ché sembrava di essere allo stadio Friuli di Udine. Tutto l’87º Club Frecce Tricolori di Belluno e parecchi amici, che entreranno presto a farne parte. Un tifo d’inferno, anzi in questo caso da paradiso per l’orgoglio di Tambre. Per tradizione, il primo maggio apre la stagione della Pattuglia acrobatica nazionale e si ricorda l’anniversario della prima esibizione del 1961. La pattuglia era nata qualche mese prima, ecco perché il cinquantesimo è stato celebrato nel settembre scorso. 3º gregario sinistro. Ingresso alla base verso le nove e mezzo e via verso la display line, cioè lo spazio lungo il quale vengono allineati gli undici velivoli delle Frecce Tricolori (ma dieci si alzano in volo) pronti per acrobazie da trattenere il fiato. Attenzione concentrata sul velivolo Pony 7, quello pilotato da Bortoluzzi, nella posizione di terzo gregario sinistro. Decollo in formazione dopo qualche minuto, una volta ultimate le operazioni di pre-volo e al momento dell’ordine del leader della formazione. Esecuzione del programma di volo da una mezz’ora, con tutte le manovre e le figure acrobatiche, che hanno reso famose le Frecce: le più famose si chiamano Tonneau, Looping, Schneider, Otto cubano, Arizona, Cardioide, Bomba, Apollo 313 e Ventaglio. Atterraggio e applausi. Al termine del volo, il comandante tenente colonnello Marco Lant ha presentato la nuova formazione e, al turno di Pony 7, si è alzato un boato come dopo un gol: prima di proseguire con il resto della pattuglia, Lant si è fermato, dedicando qualche ostante ai tifosi: «Mattia, vedo che hai un nutrito e caloroso gruppo di sostenitori» e via con gli altri. Dopo il saluto del capo di stato maggiore dell’Aeronautica generale De Bernardis, i piloti hanno potuto mescolarsi tra il pubblico: Bortoluzzi è stato travolto dall’affetto dei suoi paesani, ma non solo: foto, autografi, battute e pacche sulla spalla, in un clima di vera e sincera festa per il nuovo pilota delle Frecce Tricolori: «Un ragazzo che fa onore a tutta la terra bellunese e all’Alpago – sottolineato quelli del club – ci riempie di orgoglio sapere che uno dei nostri figli vola con gli ambasciatori più amati e ammirati in tutto il mondo di cosa l’Italia è in grado di fare. In bocca al lupo, Mattia».
fonte: corriere delle alpi